Moringa oleifera Lam.

(Da: en.wikipedia.org)
Phylum: Tracheophyta Sinnott, 1935 ex Cavalier-Smith (1998)
Classe: Magnoliopsida Brongn. (1843)
Ordine: Capparales Hutch. (1924)
Famiglia: Moringaceae Martinov, 1820
Genere: Moringa Adans.
Descrizione
Moringa oleifera raggiunge dai 4 ai 7 m di altezza, ma con suolo profondo e fertile supera anche i 10 m; ha tronco eretto o ramificato dalla base, molle e a consistenza spugnosa; il legno è debole, i rami, sottili e intrecciati, sono penduli. Le foglie sono pluricomposte (ogni foglia è composta da alcune fogliole), ogni fogliola è imparipennata con foglioline ovali opposte e con una fogliolina terminale; le foglie sono alquanto robuste, verde chiaro al dorso, verde glauco (pallido) al verso. Le radici hanno un forte odore e sapore di rafano, da cui deriva il nome di “horseradish tree” cioè l'albero del rafano. I fiori sono piccoli e numerosi, di colore bianco crema, ottimi produttori di nettare per le api, di discreto valore decorativo. In ambiente tropicale la pianta può fiorire due o tre volte all'anno. I frutti sono grandi baccelli a sezione triangolare, affusolati e appuntiti (30–45 cm di lunghezza), verdi e morbidi se immaturi; a maturità assumono una colorazione ocra e poi marrone e una consistenza legnosa. I semi bruni contenuti sembrano fagioli, ma sono tondeggianti e sono dotati di una membrana cartacea; sono da 16 a 22 per baccello, mentre ogni albero produce da 20 fino a 80 baccelli. Praticamente tutta la pianta è commestibile e possiede un notevole interesse dal punto di vista nutrizionale. È di grande rilievo il fatto che il contenuto proteico delle parti della pianta è completo, ovvero le parti della pianta contengono tutta la gamma degli aminoacidi richiesta per il fabbisogno proteico, anche quelli pregiati. Questo fatto è pressoché unico tra i vegetali: si può definire Moringa oleifera come l'unica pianta oggi nota con tali caratteristiche.
Diffusione
È originaria dell'India orientale, si ritiene delle regioni pedemontane della catena himalayana dell'Uttar Pradesh. La specie è variamente diffusa e coltivata in tutta la fascia tropicale del pianeta. Una specie congenere, Moringa stenopetala, originaria dell'Etiopia e del Kenya, ha avuto un notevole sviluppo in coltivazione, soprattutto nei suoi paesi di origine. Produce meno frutti di Moringa oleifera e quindi meno semi. La pianta di moringa è resistente alla siccità e si può sviluppare in un'ampia varietà di terreni, anche poveri, e su suolo sterile; in terreni di buona fertilità e mediamente irrigati può avere una crescita notevole. Non ha preferenze di suolo per quanto concerne il pH (suoli acidi o alcalini), tollerando valori di pH da 4,5 a 9,0; si sviluppa e può fruttificare già al primo anno di impianto con abbondante crescita di foglie. La pianta ha assoluta necessita di terreno ben drenato, non sopportando terreni alluvionati o asfittici. L'albero non è resistente al fuoco, e questo è un grave svantaggio dato che nei paesi di origine l'uso del fuoco, in maniera più o meno controllata, è un mezzo sbrigativo e frequente per il diserbo e la “fertilizzazione” del suolo. L'incendio boschivo produce gravissimi danni a questa specie, spesso fatali. A differenza di altre specie vegetali che dopo l'incendio possono rivegetare, le piante di moringa, una volta lambite dal fuoco, sono irrimediabilmente distrutte.
Sinonimi
= Moringa pterygosperma = Moringa aptera.
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Data: 10/07/2006
Stato: Senegal |
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Data: 26/07/1976
Emissione: Ortaggi Stato: Maldives |
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Data: 01/01/1977
Emissione: Ortaggi Stato: Maldives |
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Data: 31/05/2016
Emissione: Piante medicinali Stato: Aruba |
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